Archivio della categoria: telelavoro

La videochat: questa (s)conosciuta

Un sorriso scalderà la professionalità della videochat

L’utilizzo della videochat cresce anche in Italia

Solo nel 2013 le comunicazioni Skype-to-Skype sono aumentate del 44%. La videochat è entrata a pieno titolo nella nostra quotidianità. Se hai un computer portatile o uno smartphone, molto probabilmente sono attrezzati allo scopo.

Ed anche gli utenti iniziano ad abituarsi: mia figlia di due anni, quando sente il suono dell’avvio di Skype dice: “Nonni?

Sta diventando un sistema di comunicazione talmente comune che alcuni la usano con la leggerezza di quando si fa una telefonata, non preoccupandosi nemmeno di togliere dall’inquadratura lo stendino pieno di panni messi ad asciugare.
Altri si devono abituare ancora un po’ ma come spesso accade, si tratta solo di tempo e poi diventerà una piacevole abitudine.

Negli Stati Uniti la videochat viene usata da tempo anche nell’ambito della consulenza da parte di professionisti: fa parte della routine contattare una maestra di yoga tramite Popexpert o un programmatore PHP tramite Airpair

Regalarsi 50 minuti per fare una delle lezioni che compongono il corso di violino, oppure esercitarsi sulla pronuncia con un madrelingua francese: il tutto senza muoversi da casa e ad un prezzo competitivo. Non sembra male, vero?

Ma noi italiani non dobbiamo struggerci: un po’ perché internet è senza confini per chi conosce l’inglese, ma soprattutto perché in Italia abbiamo NetworkMamas!

Non solo cerchiamo di portare il nostro contributo allo sviluppo del telelavoro, ma cerchiamo di farlo puntando forte proprio sull’utilizzo della videochat.

Su NetworkMamas trovi moltissime esperte, tutte mamme, in grado di fornirti una consulenza in tempo reale, un corso composto da un pacchetto di 5 lezioni oppure una giornata di telelavoro, e sono tutte contattabili tramite videochat.

Troverai un’esperta a tua disposizione in giorni e orari molto più elastici rispetto a quelli di uno studio tradizionale.
Il costo del servizio sarà decisamente inferiore a quello che ti praticherebbe un esperto nel proprio studio.
Potrai toglierti lo sfizio di imparare cose nuove con un corso 1 a 1, personalizzato sulle tue esigenze e sui tuoi tempi.
– Potrai richiedere un servizio non elencato, segnalando le tue esigenze nella sezione Richieste

Se l’idea ti piace, ma ancora qualcosa ti frena… cerchiamo di dissipare insieme gli ultimi dubbi: scrivi nei commenti cosa ne pensi dell’utilizzo della videochat e della soluzione proposta da NetworkMamas.

Risponderemo, promesso.

Di mamma ce n’è una sola ma di mamas… tantissime!

Dicono che tre sia il numero perfetto ma provate a chiedere: “Che ne pensi?” ad una mamma con due gemelli insonni oppure ad uno a cui si sia appena bucata una ruota dell’auto.
Fatto?
Se avete ancora dei dubbi sulla veridicità di quell’affermazione, chiedetelo a tre founder di una start-up.
Vi diranno che, numericamente, la loro composizione è perfetta solo in tre (!) casi:

  • trasferte in auto (due davanti e una dietro che sonnecchia),
  • rapida necessità decisionale  puntando alla maggioranza matematica,
  • esigenza di far ricordare i propri nomi (oltre i nomi dei tre porcellini, nessuno si è mai avventurato)

Per la realizzazione di grandi imprese, invece, essere in tre non basta. Ed è per questo che l’11 Maggio, in occasione della festa della mamma, ci sarà il lancio ufficiale di Networkmamas e, a dimostrazione del fatto che da soli non si va lontano, vogliamo ringraziare le mamas che hanno accettato di darci una mano con la realizzazione del video promozionale.
Ammettiamolo: siamo un po’ matti ad aver chiesto ad alcune mamas di farci avere nel giro di tre giorni delle riprese video fatte da loro in cui si presentano e dicono di far parte del nostro network.

mamas

Ogni social è buono per trasmettere energia e fiducia

Ma forse son più matte loro… ci sono state dietro e ci hanno dato un grande aiuto, impegnandosi e facendoci sentire quanto affetto ci sia intorno al nostro progetto. Molte di loro hanno creduto in noi sin dal crowdfunding dell’anno scorso, ed è proprio grazie a quel sostegno che abbiamo potuto far partire il prototipo di Networkmamas che, dopo molti mesi, è diventato quello che c’è adesso on line.

Dovete pazientare ancora due giorni per vedere il frutto delle fatiche delle nostre Mamas-attrici, ma due “backstage” vogliamo condividerli con voi:
Francesca Marano, Digital Doula, ci apre le porte della propria cucina e Morena Porta, esperta di Marketing Communication, quelle del proprio salotto.

Grazie!

Cerco lavoro sui social media

Emergi e fai dire al tuo futuro capo:"Scelgo lei!"

Emergi e fai dire al tuo futuro capo:”Scelgo lei!”

Cercare lavoro può diventare un’esperienza stressante, soprattutto quando non porta i frutti sperati. Ti costringe a lunghe sessioni in giro su siti che sembrano offrire lavoro o con il naso immerso in giornali dedicati. Il tutto da soli. Situazione talmente controversa che rischia di portarti a fare domanda come dog sitter, mentre eri partita con il voler fare la segretaria di direzione… e con un curriculum di tutto rispetto.
Ma hai dimenticato di avere degli alleati utilissimi: i social media.

Basta con i commenti ai post con i gattini, la condivisione delle mascalzonate del politico di turno e la richiesta ad amici e parenti di giocare online a Candy Crash. Non far dire a tua nonna che sui “social cosi” ci si perde solo tempo.

Fai sapere a tutti che sei alla ricerca di lavoro. Di quel lavoro. Proprio quello lì. Se scrivi: “Aiuto, cerco lavoro… sto mese sono nei guai” tirerai sù un po’ di like, qualche retweet e qualcuno ti risponderà: “Pure io.” Ma non otterrai nulla.

Se scrivi invece: “Vista la mia esperienza come segretaria di direzione, sono alla ricerca di un lavoro che mi permetta di dimostrare quanto sia precisa nella gestione agenda e con forte senso pratico nell’organizzazione di viaggi e meeting. La mia esperienza all’estero presso xxx mi rende sicura nell’uso fluente di inglese e spagnolo, scritti e parlati.”

Non basta che si sappia che cerchi lavoro e che lo sappiano tutti. Contestualizzando la propria esperienza e che cosa si desidera per il futuro, si aiutano anche le persone che ti leggono a capire in che modo possano aiutarti.

Chiarisci bene nella tua testa che tipo di lavoro vuoi fare, e quanto tempo gli puoi/vuoi dedicare: part time? Full time? Telelavoro?
Questa informazione ti permette di scremare molto le eventuali offerte. Inutile candidarsi per un lavoro che non potresti comunque accettare. Perdi tempo e ne fai perdere a chi ti esaminerebbe.

Una volta che hai ben chiare in mente le caratteristiche del lavoro dei tuoi sogni, fai un elenco delle aziende in cui vorresti andare e inizia a seguirle su Twitter o Facebook. Comincia a conoscerle e intervieni con intelligenza se hai qualcosa da dire, dimostrando di conoscere la materia di cui si argomenta. Niente esagerazioni, e tanto meno bugie. La rete non perdona e in pochi click verresti smascherata.

Su LInkedin puoi aumentare la rete di conoscenze relative al tuo settore lavorativo e puoi promuovere collegamenti che ti permettano di raggiungere i leader del settore in cui vorresti lavorare. Strappando loro, magari, un appuntamento per un colloquio informativo.

Se riuscirai ad ottenere il tanto desiderato appuntamento, arriverai (puntuale, ovvio) in un posto che non ti sarà del tutto estraneo e potrai fare domande mirate e magari evitare di arrivare vestita di verde se sui social è risaputo che il responsabile delle risorse umane odia quel colore!

5 motivi per cui se cerchi un lavoro da casa, il tuo curriculum viene ignorato *

Curriculum Vitae

Curriculum Vitae

Trovare lavoro a domicilio non è difficile. La sfida è essere assunti, e non è raro fare domanda per un posto di lavoro, senza ottenere una risposta. Sono molte le ragioni per le quali non si ottiene risposta da un datore di lavoro, ma la maggior parte riguarda la qualità del curriculum che si presenta. Molte persone in cerca di lavoro vedono il curriculum come una lista di competenze ed esperienze, quando in realtà si tratta di una brochure di marketing.

Ecco cinque ragioni per le quali il tuo curriculum potrebbe essere ignorato dai potenziali datori di lavoro.

  1. Il tuo curriculum è noioso e generico. Secondo la “George Washington University Office of Career Services” per ogni posizione lavorativa aperta, ci sono almeno 75 candidati. Per competere con tutti, il tuo curriculum deve sorprendere il datore di lavoro. Puoi farlo adattando ogni curriculum alle esigenze dell’azienda a cui ti presenti, sottolineando il valore e l’utilizzo di verbi attivi per evidenziare le tue abilità. Non solo un elenco di competenze sotto la voce “competenze”. Scrivi invece: ” Sono in grado di scrivere 80 parole al minuto.”
  2. Il tuo curriculum si concentra sui doveri, invece che sui risultati. I datori di lavoro vogliono sapere se possiedi le competenze per fare il lavoro, ma sapere quali sono i tuoi talenti li aiuterà. Traduci le tue abilità in risultati che apportino un beneficio effettivo all’azienda. Per esempio, essere in grado di digitare 80 parole al minuto significa maggiore produttività .
  3. Il tuo curriculum trasmette disperazione. Mentre i datori di lavoro potrebbero avere cura del fatto che sei in gravi difficoltà finanziarie, non hanno però intenzione di assumerli proprio a causa di queste tue difficoltà. Non hanno bisogno di conoscere lo stato del tuo matrimonio o la salute dei genitori, o gli hobby e le competenze che non riguardano il lavoro per il quale stai facendo domanda. Non c’è bisogno di spiegare eventuali lacune nella vostra storia professionale. Se il datore di lavoro vuole sapere qualcosa che riguardi questi aspetti, te lo chiederà durante l’intervista. Ricorda che l’obiettivo di un curriculum è quello di concentrarsi sulle competenze e le esperienze che hai per il lavoro per cui ti sei presentata. Qualsiasi altra informazione è irrilevante ed è solo una perdita di tempo per il datore di lavoro.
  4. Non hai seguito le indicazioni. Sempre più datori di lavoro fanno una prima scrematura dei candidati facendo seguire loro istruzioni specifiche come per esempio, digitare un determinato soggetto nella mail di accompagnamento al curriculum. Alcuni addirittura affermano nell’annuncio di lavoro di non volere un curriculum generico. Altri vogliono una dichiarazione sul perché sei il candidato migliore per quel tipo di professione. Tutte queste istruzioni sono importanti perché se non le segui, mostri di non essere in grado di seguire le indicazioni. Leggi ogni annuncio di lavoro con attenzione e assicurati di inviare quello che ti si chiede, nel modo esatto.
  5. Hai mandato il tuo curriculum come allegato e-mail o è illeggibile. Nella maggior parte dei casi, i datori di lavoro ti chiederanno di spedire il tuo curriculum nel corpo di una e-mail. Se non è specificato come inviare il curriculum, incollalo nel corpo del messaggio per evitare che si perda nel filtro di spam o antivirus. Per essere sicuri che sia leggibile quando raggiunge il datore di lavoro, non incollare il testo dal programma di elaborazione testi della email. Non tutti i programmi di posta elettronica sono in grado di trattenere testo RTF o la formattazione, come trattini e apostrofi. Invece, incolla il curriculum in blocco note o un altro editor di testo, allinea tutto a sinistra, e poi incolla nella tua email. Utilizza queste istruzioni quando incolli il tuo curriculum in una form online. Il curriculum è la prima possibilità che hai di far sapere ad un datore di lavoro che sei interessato a ciò che propone. Se non riesce a incuriosire, non otterrai un colloquio. Non lasciare che il tuo curriculum finisca nel cestino. Fai in modo che spicchi tra gli altri e segui le indicazioni dei datori di lavoro per migliorare le tue probabilità di ottenere un lavoro da casa.

*articolo originale scritto in inglese da Leslie Truex per WAHM. Tradotto per gli utenti di Networkmamas da Cristina Interliggi.