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Semaforo verde per Wister

semaforo verde per Wister

Il semaforo verde segnala eventi in cui almeno il 40% dei relatori è donna.

Venerdì 14 marzo ero presente, come co-founder di Networkmamas, al learning meeting organizzato da Wister presso il Campus Luigi Einaudi di Torino. Tema: “Opportunità, trappole e seduzioni della rete“.

Dopo aver letto il mio nome sulla locandina dell’evento (temo sempre di arrivare nel posto e nel momento sbagliato), ho individuato, tra il pubblico, una aspirante mamas conosciuta in videochat e, tra i relatori, Flavia Marzano, che avevo avuto modo di conoscere l’anno scorso durante il Torino Digital Festival.
Mi sono tranquillizzata, per poi sentirmi completamente a mio agio, quando sono finalmente riuscita a scaricare, seppur lentamente, le mie slide di presentazione sul pc collegato al proiettore.

Ho aspettato il mio turno, completamente affascinata dalla figura di Flavia Marzano, esperta di comunità virtuali e gestione di contenuti e docente di Tecnologie per l’amministrazione digitale all’Università La Sapienza di Roma. Oltre a tutte quelle cose lì è anche la Presidente di Stati Generali dell’Innovazione e ideatrice della rete Wister. Ed è pure simpatica.

Wister è l’acronimo creato da Marzano per: Women for Intelligent and Smart TERritories. Si tratta di una rete formata da donne, nata per caso dall’esigenza di Flavia di gestire una mailing list formata dalle sue amiche di sempre. Quelle reali, che vedi, tocchi e con le quali ti confronti. Questa lista è cresciuta con le amiche delle amiche e così via fino ad essere presentata ufficialmente nel maggio 2013 a Forum PA.

Obiettivo della rete Wister è informare, proporre, segnalare notizie ed eventi riferiti alle tematiche di genere, con particolare riguardo alle nuove tecnologie.
Composta da più di 400 donne tra le quali ci sono imprenditrici, programmatrici, sociologhe, insegnanti, avvocate, giornaliste ecc… questa rete diffonde cultura e offre occasioni di formazione gratuita rivolta alle donne incuriosite dalle potenzialità del web, tramite i learning meeting chiamati D2D (da donna a donna).

Tra le battaglie di Wister c’è quella contro il gender digital divide (distanza tra donne e tecnologia) per il quale l’Italia figura al 71 posto, dopo l’Uganda e prima dei paesi arabi. Persiste la mentalità secondo cui è naturale che un uomo “smanetti” con computer e cellulari, mentre una donna sceglie il colore delle cover.  Niente di più falso anche se dai 35 anni in su comincia a sentirsi un certo divario che aumenta in modo esponenziale, raggiungendo il massimo tra i sessantenni.

Wister, sempre in prima linea riguardo la ricerca della parità e l’equilibrio delle quote di genere, ha varato un sistema tramite cui gli utenti possono segnalare conferenze ed eventi catalogandoli secondo i colori di un semaforo:
MOC- Man only Conference (semaforo rosso) è il nome che viene dato a quegli eventi in cui a parlare sono soltanto uomini o dove la presenza femminile è inferiore al 10%

WOC- Women Open Conference (semaforo giallo) è il nome che viene dato a quegli eventi in cui c’è una presenza femminile, seppur non adeguata, inferiore al 20%

EOC- Equal Opportunity Conference (semaforo verde) è il nome che viene dato a quegli eventi in cui la presenza femminile, raggiunge almeno il 40%

Se sei interessata alla rete Wister, puoi associarti scoprendo tante opportunità e conoscendo tante donne in gamba!