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Temporary Shop su NetworkMamas: Febbraio con “¿Mamà me lo compras?”

Da oggi, e per tutto il mese di Febbraio, NetworkMamas ospita nel proprio temporary shop un negozio online di vestiti per bambini.
“Embé?” Direte voi, “sai che sforzo”.

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Un momento, non si tratta di un negozio qualsiasi: “¿Mamà me lo compras?” è la risposta italo-spagnola ai negozi di vestitini tutti uguali in cui vince lo stereotipo del rosa-bimba e azzurro-bimbo. Di quegli abitini inutilmente pomposi ed eleganti che fan sembrare i bimbi dei soprammobili o peggio, dei mini-adulti.

Abbigliamento per giocare a fare i bambini

Abbigliamento per giocare a fare i bambini

Basta solo rosa o solo azzurro!

Basta solo rosa o solo azzurro!

Qui trovate indumenti colorati, simpatici e di qualità che non pizzicano, non stringono e non costringono.
Finalmente  i vostri bambini potranno vestirsi per fare i bambini.

Vestiti colorati adatti per il divertimento

Vestiti colorati adatti per il divertimento

La mamma di questo e-shop è Elisabetta Paolillo che, complice un’amicizia con una mamma sevillana, ha deciso di portare in Italia un pezzetto di Spagna.
I prodotti sono di estrema qualità, fabbricati in Europa con tessuti e coloranti naturali (preferibilmente biologici) e prevalentemente dedicati a bambini da 0 a 6 anni. Menzione d’onore alla taglia 00 per bambini prematuri, che vengono così abbracciati, oltre che dalla propria mamma, da cotone biologico anallergico e atossico. Questa sezione dello shop sta per arricchirsi di tanti altri prodotti e di taglie ancora più piccole.

Abbigliamento taglia00 per i prematuri

Abbigliamento taglia00 per i prematuri

Insomma, qui c’è abbigliamento per divertirsi, sporcarsi e ruzzolare. I vostri bambini sanno sicuramente di cosa parliamo. E non potranno far altro che chiedervi: ¿Mamà me lo compras?

Da mamma a Mamas: Elisa Palma Hancock

Da mamma a Mamas: Elisa Palma Hancock

Da mamma a Mamas: Elisa Palma Hancock

Ciao, raccontaci chi sei, quanti figli hai e cosa fai per vivere.
Ciao! Mi chiamo Elisa, ho 40 anni e sono mamma di Amalia, che farà 4 anni a Gennaio. Sono una Spiritual e Life Coach e Insegnante del metodo Louise Hay.
Ho anche una dimensione artistica (non so mai come chiamarla!) che ha avuto la priorità per i primi 30 anni circa della mia vita, e che coltivo tuttora, anche se non quanto vorrei. Ad ogni modo, per me sono entrambi aspetti della mia personalità e non sono mai stati né saranno mai semplicemente un lavoro. :)

Quali difficoltà incontri nel conciliare casa e lavoro, da quando sei mamma?
Diciamo che ho iniziato (finalmente) a lavorare da imprenditrice proprio dopo essere diventata mamma, dopo aver collezionato lavori vari che di sicuro mi hanno arricchita umanamente e a livello di competenze, ma non mi rendevano felice… per cui ho imparato (sto imparando) due bei mestieri contemporaneamente!
Le difficoltà, credo siano un po’ le stesse per tutte le mamme… Nella mia esperienza in particolare, in alcune occasioni non sono stata “scelta” per via del mio essere mamma, perché il solo fatto di dover far fronte ad eventuali problematiche familiari mi rendeva meno affidabile agli occhi di queste persone. Quindi accettare questa specie di discriminazione è stata una sfida su molti livelli, almeno all’inizio. Inoltre, visto che ho deciso di tenere a casa mia figlia il più possibile, cioè fino ai 3 anni, ci ho messo molto ad imparare a ritagliarmi il giusto tempo da dedicare al mio lavoro, allo studio, alla programmazione… e a me stessa. Senza tralasciare casa e famiglia, ovviamente! Ci ho messo un po’ ad accettare di poter progredire più lentamente di come avrei voluto. Anche oggi è un po’ così, nonostante abbia relativamente più libertà.

Come hai conosciuto NetworkMamas?
Curiosamente, su Facebook, che non è proprio il mio social preferito. Stavo scorrendo le notizie e mi è “caduto l’occhio” su un post… il nome “NetworkMamas” mi ha attirato…  e così ho cliccato sul link.

Che cosa ti ha convinto a provarlo?
Ho sempre creduto nel telelavoro, anche se in Italia siamo indietro un bel po’ rispetto ad altri paesi a questo riguardo. Posso dirlo? “Ben fatto!!”
Perché spendere in mezzi, carburante, riscaldamento e spazio, quando posso fare la stessa cosa comodamente da casa mia, con gli stessi risultati? Mi chiedo se possa essere dovuto a una specie di tendenza diffusa al sospetto, tipica della mentalità servo/padrone, della serie se non ti posso tenere a vista, allora sicuramente mi stai fregando. E penso alla possibilità di tante donne di guadagnare, farsi conoscere, sperimentare, risalendo la china magari dopo essere state allontanate dal lavoro perché diventate mamme.
Mi è sembrato un sogno, un’idea geniale e, anche, una riscossa. Ricordo proprio di essermi emozionata davanti allo schermo mentre leggevo!

Attraverso NetworkMamas sei entrata in contatto con più di un cliente. Ci racconti come è andata?

Ho parlato con molte donne, con alcune di loro sto anche già lavorando. Colgo l’occasione per ringraziare di cuore ognuna di loro.

È stato spesso piacevole, a volte strano, a volte divertente. Di base, sono stata molto felice di ascoltarle tutte, queste donne, di parlare con loro, di condividere quello che l’occasione mi ha permesso. Mi ha insegnato moltissimo. E mi ha addolorato molto incontrare situazioni complesse che avrebbero davvero beneficiato di un certo tipo di aiuto e, da certe reazioni, ho avuto conferma di quanto il cambiamento faccia paura. Di quante scuse ci raccontiamo per mantenere lo status quo, anche se fa male.
Ad una persona ho anche proposto uno scambio di servizi, perché credevo moltissimo nella sua possibilità di riscossa… lei mi ha detto  di sì, e poi, purtroppo, non l’ho più sentita.

Quale consiglio daresti ad una mamma che vorrebbe diventare Mamas ma non si è ancora iscritta?
Beh, dipende da quale storia la sta trattenendo dal farlo… ad ogni modo, le direi di non stare a pensarci troppo!
È un’opportunità MERAVIGLIOSA secondo me, sia che si tratti di una creativa che di una esperta in qualche settore più tecnico, per così dire.
L’investimento, fra l’altro, al momento è solo “di tempo”, ovverosia di mettersi lì a creare un prodotto capitalizzando le proprie conoscenze, che sono sempre di più di quelle che crediamo!
La mia esperienza è stata, ad esempio, di essermi trovata iscritta tutta d’un fiato e poi aver trovato inaspettatamente un’ispirazione che si è concretizzata in corsi e percorsi a cui non avevo ancora pensato.
Fra l’altro, è quasi a rischio zero. Se qualcosa non funziona si raccoglie il feedback, si rielabora il tutto e si cambia.
Come dicevo più sopra, a limitarci sono le cose che ci raccontiamo. Qui non ci sono scuse per non farlo!

Consigliaci un sito che consulti spesso per migliorare sul lavoro o nel quotidiano.
Un sito… inizio dicendo che io leggo più libri che siti sugli argomenti che mi interessano, e quando cerco su internet, lo faccio muovendomi un po’ random. Poi mi piace molto guardare oltreoceano, e questo magari non sono l’unica a farlo. In ultimo, alcune delle persone che più mi nutrono spiritualmente ho la fortuna di poterle raggiungere personalmente o via email!
Ci ho dovuto pensare un po’ e ho realizzato che ormai da 4 anni sono assidua frequentatrice di www.marieforleo.com Trovo interessanti gli spunti, le recensioni, le interviste e i consigli pratici.

Colgo l’occasione per fare una comunicazione alle mamme che leggeranno questa intervista: sto cercando una mamma interessata a lavorare con me, nello specifico a sperimentare un corso che sto creando. Ovviamente, for free. Se interessate, contattatemi via NetworkMamas!

NetworkMamas per Pangea

nmms-pangeaAbbiamo conosciuto Pangea un anno fa quando abbiamo avviato il crowdfunding per realizzare il prototipo del sito. Lo abbiamo gestito da noi grazie a Matteo, lo sviluppatore di NetworkMamas, quindi il 5% che sarebbe andato ad una piattaforma di crowdfunding, abbiamo deciso di devolverlo a Pangea perché tra le mille cose che fa, c’è anche un supporto costante alle donne che vogliono mettersi in proprio per uscire da situazioni di difficoltà.
L’idea era che se non fosse poi decollato il nostro progetto, se non altro saremmo riusciti ad aiutare delle donne in difficoltà.

Fare del bene ci ha portato bene, perché ora NetworkMamas è una startup incubata presso RCS Nest, che permette di entrare in contatto con delle esperte e di ricevere da loro una consulenza. Ci sono commercialiste, coach, social media manager, psicologhe, architetti, makeup artist, traduttrici e tante altre figure professionali: tutte le esperte sono mamme che hanno scelto di telelavorare tramite un sistema di video-chiamate.

Come si legge sul loro sito, Pangea Onlus, vuole contrastare la discriminazione che nasce da stereotipi di genere, da tradizioni inique, da situazioni politiche e sociali instabili. E lo fa a partire dalle donne, in quanto rappresentano il più vasto numero di persone soggette a discriminazioni, violenze, povertà e processi di impoverimento nel mondo, semplicemente perché appartenenti al genere femminile. Le aiuta e accompagna permettendo loro di inserirsi nel mondo del lavoro e le supporta se hanno un’idea d’impresa, affinché possano realmente avere pari diritti, indipendenza economica e lavorativa, accesso al credito e realizzazione professionale.

Noi crediamo che le donne possano e debbano avere un ruolo fondamentale nella soluzione della crisi e i dati ce lo confermano, in questo articolo de “Linkiesta” che fa riferimento alla moltitudine di attività aperte da donne che sta lentamente risollevando l’economia.

Per chi vuole mettersi in proprio o sta combattendo con la burocrazia e le leggi che si rinnovano ogni giorno (regime dei minimi, forfetario, partite iva, adempimenti fiscali ecc.) ma anche per chi non ha ancora le idee ben chiare ma è insoddisfatta della propria situazione lavorativa, abbiamo attivato, su una pagina studiata in collaborazione con Pangea, due consulenze che riguardano l’imprenditoria femminile e sono acquistabili con una formula particolare. Il 50% del ricavato infatti, verrà devoluto a Pangea, che a sua volta lo impiegherà nei suoi progetti pro-mamme.

Le consulenze saranno acquistabili, esclusivamente il 27 e 28 novembre 2014, ma potranno poi essere godute nei successivi due mesi, secondo la disponibilità dell’acquirente.

 

Cliente di NetworkMamas: Daniela Ferrari

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Ciao, raccontaci chi sei e cosa fai per vivere
Mi chiamo Daniela, ho 35 anni e lavoro come dipendente in un’azienda metalmeccanica occupandomi delle attività correlate alla certificazione ISO9001.
Nel tempo libero gestisco un mio blog in cui tratto di tematiche legate al “vivere green” e curo i contatti con le blogger e la newsletter di un’azienda produttrice di cosmetici biologici con cui sono entrata in contatto tramite la mia attività di blogger.

In quali occasioni ti è capitato di aver bisogno di una consulenza o dell’aiuto di un professionista?
Gestisco il mio blog da “autodidatta” da un paio d’anni e col passare del tempo è maturata in me la consapevolezza che per fargli fare un salto di qualità e magari riuscire a farlo diventare una seconda piccola fonte di reddito avrei avuto bisogno dell’aiuto/consulenza di uno o più professionisti: le nozioni di scrittura contenuti per il web in ottica SEO e di gestione dei social network non sono così facili da acquisire se si ha poco tempo da dedicare a questa attività e la grande mole di informazioni, anche contrastanti, che si trova sul web crea un sacco di confusione in testa.

Come hai conosciuto NetworkMamas?
Per caso! Questa estate, entrando in un blog che seguo abitualmente, mi sono accorta che era appena stato realizzato un restyling della grafica e mi sono detta “Che carino! Dovrei fare anch’io la stessa cosa per il mio!”, ho cliccato sul link al sito del webmaster e sono finita nella pagina di una delle Mamas. Da lì cliccare sul banner di NetworkMamas è stato un attimo.

Che cosa ti ha convinto a provarlo?
Sono stata subito affascinata dal concetto di “mamme al servizio delle mamme”, dalla possibilità di usufruire del servizio in qualunque orario, weekend incluso e dalla bella occasione di poter effettuare una o più prove del servizio senza alcun impegno tramite le consulenze gratuite. Il fatto poi che tra i servizi offerti ci fossero proprio delle mini-consulenze che incontravano le mie esigenze del momento è stato decisivo per farmi “innamorare”.

Attraverso NetworkMamas sei entrata in contatto con più di una Mamas. Ci racconti come è andata?
Ho iniziato con una consulenza gratuita (Più IFTT per tutti di Chiara de Leonardis), proseguito con 2 consulenze SEO (Do It Your SEO e Pimp My SEO di Veronica Contini), con diversi servizi di Alessandra Maga (Facebook Fan Page di Successo, Come utilizzare al meglio Google Analytics e Come ottimizzare la tua presenza online) e anche una consulenza più “da mamma” con Giulia Rovere (Autosvezzamento: consigli e ricette).
Sono attività molto diverse tra loro ma che hanno tutte un denominatore comune:

Tanta disponibilità nel cercare un momento di incontro adatto alle esigenze di entrambe, professionalità nell’erogazione del servizio e prezzi molto alla portata (anche grazie alle varie scontistiche messe periodicamente a disposizione dal portale). Sono uscita arricchita da ciascuna di queste attività.

Quale consiglio daresti ad un potenziale cliente che non ha ancora approfittato delle consulenze di una Mamas?
Semplicemente di provare! In fin dei conti se si sceglie una delle tante consulenze gratuite non costa nulla!

Consigliaci un sito che consulti spesso per migliorare sul lavoro o nel quotidiano.
Uno solo? Sono una lettrice vorace e dai molteplici interessi, non saprei proprio quale citare!
Un sito che mi ha “cambiato la vita”, non tanto per i suoi contenuti ma per il servizio che mi dà, è Feedly, un aggregatore di feed: tutti i siti che mi interessano sono finiti lì, separati in categorie (blog sulla bellezza naturale, siti per famiglie, blog di cucina naturale/biologica, siti che trattano di tematiche legate al blogging etc…); ogni giorno entro e scorro le anteprime dei nuovi post: risparmio un sacco di tempo perché trovo tutti i miei interessi in un posto solo e vado dritta a consultare solo le cose che mi interessano!
Un sito che leggo molto volentieri per gli spunti che dà è C+B, non credo che necessiti di grosse presentazioni  perché secondo me buona parte delle Mamas e dei clienti di NetworkMamas,  lo conosce già.

Da mamma a Mamas: Marcella Brignone

Da mamma a Mamas: Marcella Brignone

Da mamma a Mamas: Marcella Brignone

Proseguiamo il nostro viaggio tra le mamme che sono diventate Mamas, con un’intervista a Marcella Brignone.
Ciao, raccontaci chi sei, quanti figli hai e cosa fai per vivere.
Ciao, mi chiamo Marcella, ho 39 anni e sono una graphic designer.
Per 12 anni ho lavorato in importanti agenzie di comunicazione con ruoli interessanti e di crescente responsabilità, fino a diventare coordinatore dell’ufficio creativo. Parallelamente ho coltivato l’interesse per le diverse forme di arte e comunicazione, con un’attenzione particolare per il mondo del design per l’infanzia, sviluppando progetti caratterizzati da forme stilizzate e geometriche, con cromie forti e giocose.

Poi, 4 anni fa ho avuto un bambino e, dopo il rientro dalla maternità, ho perso il posto di lavoro.

Come succede a molte neo-mamme italiane. Ho deciso quindi di cambiare città, per seguire mio marito e riunire la famiglia. Da allora, ho cercato di mantenere inalterata la passione per il mio lavoro e ho deciso di investire in formazione e aggiornamento seguendo corsi di alto livello sull’infografica e lo storytelling.
In questi ultimi anni ho collaborato come freelance con diverse agenzie, cercando di conciliare, non senza difficoltà, lavoro e vita familiare, in una città nuova, senza appoggi familiari.

Come hai conosciuto NetworkMamas?
Ho conosciuto NetworkMamas agli albori, leggendo dell’idea di Cristina Interliggi, co-founder di NetworkMamas, in un articolo su “La Repubblica” e ho partecipato subito al crowdfunding, entusiasta. Ero molto sensibile all’argomento “chi diventa mamma è tagliata fuori dal mondo del lavoro” e l’ho trovata un’idea geniale e necessaria per dare la possibilità a molte donne di continuare la loro professione ad un livello alto, sfruttando i vantaggi del telelavoro, in modo da gestirsi autonomamente il tempo.

Attraverso NetworkMamas sei entrata in contatto con alcuni clienti. Ci racconti come è andata?
Sono entrata in contatto con due clienti, per i quali ho fatto due lavori. Il primo, la creazione di un’infografica, è stato molto lungo e faticoso. Purtroppo in Italia c’è ancora molta diffidenza verso il telelavoro, i clienti sono molto insicuri se non ti vedono in faccia ogni due giorni e hanno le idee molto confuse sul risultato visto solo a video. Su questo aspetto c’è ancora molto lavoro da fare, bisogna sensibilizzare la gente ad avere una mentalità più aperta e una visione più globale, come succede in tutto il resto d’europa.
Il secondo lavoro, la creazione di un’immagine coordinata, è andato bene. Io e la mia cliente ci siamo date delle scadenze, ci siamo viste e parlate su chat per commentare il lavoro step by step e tutto è andato liscio, dando buoni risultati.

Quali difficoltà incontri nel quotidiano, da quando sei mamma?
La difficoltà più grande e fastidiosa è quella di essere considerata un problema per l’età e per la condizione familiare, e non una fonte di ricchezza e di esperienza.
Ai colloqui mi è stato chiesto se avevo intenzione di fare un secondo figlio, se avevo i nonni a disposizione per poter fare tardi la sera e dare disponibilità illimitata in ufficio e quanto ero disposta a sacrificare della mia vita familiare per il lavoro.
Ciò nonostante, grazie al mio curriculum e la mia esperienza non ho avuto grandi difficoltà a trovare occupazione, purtroppo però a condizione di accettare collaborazioni sotto forma dei cosiddetti “contratti a progetto” che in realtà si sono sistematicamente rivelati dei rapporti subordinati a tutti gli effetti, con forti vincoli di orario, senza alcun diritto e con retribuzioni inadeguate.

Tutto ciò è vergognoso. Queste visioni italiane di giudicare una persona per quanto si ferma in ufficio e non per i risultati che ottiene e di escludere dal mondo del lavoro le mamme sono da cambiare radicalmente. Per questo credo molto in NetworkMamas e nelle potenzialità del telelavoro.

Consigliaci un sito che consulti spesso per migliorare sul lavoro o nel quotidiano.
È difficile selezionare un solo sito. Sono molto curiosa e attiva e ci sono parecchi siti che consulto abitualmente per tenermi aggiornata e prendere spunti, a seconda della giornata, del tempo a disposizione e delle necessità, per esempio:

Wired
Aiap
Commarts
Luerzersarchive
Wallpaper

p.s. Lo sai che Marcella Brignone apre il video di presentazione che trovi sulla home di NetworkMamas?

Cliente di NetworkMamas: Raffaella Saba

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Andiamo oggi alla ricerca di un altro punto di vista: quello di Raffaella Saba, cliente NetworkMamas.
Ci piacerebbe che leggendo anche le storie dei nostri clienti, ti immedesimassi e ti incuriosissi, tanto da decidere di provare uno dei nostri prodotti!

Ciao, raccontaci chi sei e cosa fai per vivere
Ciao, mi chiamo Raffaella, vivo a Palermo ma sono sarda di origine. Gestisco il B&B “Piccola Sicilia“, lavoro stagionale che mi permette di incontrare tante persone e di viaggiare stando seduta sul divano di casa! Durante il resto dell’anno invece collaboro con mio marito che amministra condomini.

In quali occasioni ti è capitato di aver bisogno di una consulenza o dell’aiuto di un professionista?
Ho avuto bisogno della consulenza di vari professionisti, come commercialisti, web designer, operatori olistici, ma ho dovuto sottostare a orari imposti per niente aperti alle mie esigenze.

Come hai conosciuto NetworkMamas?
Ho conosciuto il network tramite il portale C+B, che seguo per i preziosi consigli rivolti alle imprenditrici a 360°. Ho cliccato sul banner e mi sono ritrovata in un mondo che  mi ha fatto pensare subito alla solidarietà femminile.

Che cosa ti ha convinto a provarlo?
Mi ha convinto il suo fare rete, il suo offrire professionalità plasmabile ai miei orari. Il fatto che si venga accompagnati e supportati da mail precedenti e successive l’acquisto della consulenza.

Attraverso NetworkMamas sei entrata in contatto con più di una Mamas. Ci racconti come è andata?
Ho sbirciato il sito in lungo e in largo e avrei voluto chiedere consulenza a tutte perché ho trovato servizi professionali e interessanti.
Ho comprato a scatola chiusa il prodotto offerto dalla make up artist Paola Indovina. In quel momento cercavo un cambiamento e prendermi cura della mia persona mi è sembrato un primo passo verso un miglioramento, soprattutto dopo la gravidanza. E poi con il trucco sento di stare bene, anche se talvolta il tempo è poco, e i suoi consigli sono stati davvero una manna dal cielo.

La sua scheda prodotto era scritta bene e poi è bastato un primo contatto via mail per capire che era ciò che volevo.
Ci siamo scritte alcune mail prima della chat e poi ho ricevuto un file che mi spiegava il tipo di trucco adatto a me. Dunque mi è rimasto un documento con una immagine a cui fare riferimento ogni volta che ho dubbi. Il servizio di follow-up è un altro punto di forza di NetworkMamas.

È andata così anche conaltre due consulenze: quella con Veronica Continicopywriter SEO e quella con Alessia Gribaudi Tramontana, social media strategist.

Quale consiglio daresti ad un potenziale cliente che non ha ancora approfittato delle consulenze di una Mamas?
Se proprio si hanno delle remore, consiglio un primo approccio con una consulenza gratuita. Così si verifica di persona il servizio. Sono certa che poi non se ne potrà più fare a meno.

Consigliaci un sito che consulti spesso per migliorare sul lavoro o nel quotidiano
Come punto di riferimento ho il sito C+B che consulto regolarmente sia per consigli relative all’ambito lavorativo sia per consigli che riguardano il proprio benessere.

P.S. Raffaella è rimasta così colpita dalle funzionalità del sito che ha deciso di diventare una Mamas. Il suo profilo è  finalizzato alla consulenza condominiale che normalmente svolge con i clienti dello studio del marito.

Networkmamas ospite di “Giovani leoni”: bambini e diabete


banner5_2Alle ore 13, in diretta da “Mamma che blog – Festival delle mamme blogger”
www.5azioni.it @5azionita

In occasione del terzo appuntametno con #5azioni, siamo stati invitati a riflettere su quali siano le azioni e le sfide da adottare per gestire al meglio il diabete nei bambini