Il Blog di Networkmamas » lavoro http://blog.networkmamas.it mamme. sapere. saper fare. Sun, 01 Feb 2015 11:00:18 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.3 Da mamma a Mamas: Chiara De Leonardis http://blog.networkmamas.it/2014/10/intervista-alla-mamas-chiara-de-leonardis/ http://blog.networkmamas.it/2014/10/intervista-alla-mamas-chiara-de-leonardis/#comments Thu, 16 Oct 2014 08:00:11 +0000 http://blog.networkmamas.it/?p=296 damammaamamastrasp-deleonardis

Inauguriamo oggi, con un’intervista a Chiara De Leonardis, uno spazio dedicato al racconto di chi, da mamma è diventata Mamas!
Ci piacerebbe che leggendo le storie delle nostre Mamas, anche tu ti facessi coraggio e provassi uno dei nostri prodotti!

Ciao, raccontaci chi sei, quanti figli hai e cosa fai per vivere.
Sono Chiara, ho 31 anni, sono sposata da due con Emanuele e da otto mesi sono mamma di Gabriele.
Come amo dire di solito, e con un certo orgoglio, sono un’impiegata full time a tempo indeterminato dallo scorso gennaio e ho un datore di lavoro piccolo ma molto esigente!
Dopo la mia prima laurea in “Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo“, e dopo qualche anno di lavoro a metà fra la comunicazione e il commerciale, ho ripreso il mio percorso di formazione con un “Master in Economia domestica, Cucina infantile e Manutenzione pannolini ecologici“.
Come si può ben capire sono una persona abbastanza ironica, ma anche dinamica e curiosa, per questo ho scelto di mettermi in gioco attraverso NetworkMamas, che attualmente rappresenta la mia unica finestra sul mondo del lavoro.

Come hai conosciuto NetworkMamas?
Ho letto di NetworkMamas più di un anno fa, su “Che futuro!“.
Finché ho lavorato per la mia precedente occupazione la ritenevo una lodevolissima iniziativa. Poi il mio contratto è scaduto, la pancia è cresciuta e allora ho capito che poteva essere un’opportunità anche per me.

Attraverso NetworkMamas sei entrata in contatto con più di un cliente. Ci racconti come è andata?
Ciò che più mi piace di NetworkMamas è il momento in cui vedo il volto della persona che mi aspetta in chat. In genere appena la webcam si connette si parte con un sorriso e un saluto, di quelli con la mano che si agita. Mi piace questa sorta di stupore data dal fatto di conoscersi in rete, e anche che un attimo dopo si chiacchieri con familiarità.
In questo modo anche quando parli e fornisci la tua consulenza, il vero e proprio rapporto lavorativo diventa un momento più disteso e penso che anche questo faccia bene per esprimere le proprie competenze al massimo.

Quali difficoltà incontri nel quotidiano, da quando sei mamma?
Diciamo che essendo mamma da poco forse la risposta più ovvia è: la gestione del tempo. Ci sono attimi dilatati e attimi che scorrono via rapidissimi, e soprattutto non sono io a decidere la “tabella di marcia”, ma Gabriele che è il centro di tutto.
Man mano so che tutto si riequilibrerà, ma al momento non sono preoccupata.
Mi godo le cose per come sono, consapevole che c’è un tempo “giusto” per tutto e che qualsiasi difficoltà si affronta meglio se si è sereni e pazienti.

Consigliaci un sito che consulti spesso per migliorare sul lavoro o nel quotidiano.
Francamente non ho un sito di riferimento specifico. Mi aggiorno principalmente attraverso i social: Twitter, Facebook, da poco Pinterest. Li uso un po’ come finestre sul mondo e quando trovo qualcosa che mi incuriosisce, allora approfondisco!

p.s. Noi di NetworkMamas, ti consigliamo di visitare il profilo personale di Chiara De Leonardis

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Prenditi cura del tuo blog http://blog.networkmamas.it/2014/08/prenditi-cura-del-tuo-blog/ http://blog.networkmamas.it/2014/08/prenditi-cura-del-tuo-blog/#comments Mon, 18 Aug 2014 08:00:09 +0000 http://blog.networkmamas.it/?p=282 Tutte le cose crescono grazie all'amore

Tutte le cose crescono grazie all’amore

In questo periodo ho letto spesso che alcune persone, Mamas di NetworkMamas ma non solo, si interrogavano su come gestire il proprio blog. Scrivere tutti i giorni? Tutte le settimane? Fare finta di niente che tanto è vacanza?
Siamo obiettivi: non esistono più solo le vacanze durante “le due settimane centrali di agosto“. Per qualcuno non esistono più nemmeno le vacanze…
La differenza sostanziale è che con la connessione internet pure in spiaggia, in un attimo il nostro post che pensavamo ignorato da tutti, potrebbe diventare una lettura post prandiale.

Quindi via alla gestione del blog anche durante l’esatte, grazie alla programmazione dei post che possiamo scrivere prima di partire e vedere pubblicati in automatico in date pre stabilite.
In alternativa si possono richiamare degli argomenti di sicuro interesse, direttamente dall’archivio. Per fare un ripasso, per esempio. 😉

L’horror vacui che ci prende davanti alla pagina bianca, a volte riusciamo ad aggirarlo prontamente con argomenti che sentiamo di voler trattare quasi con urgenza, mentre a volte cominciamo a scrivere e poi cancelliamo più volte, perché semplicemente non sappiamo cosa scrivere. Oppure ci sembra di dire delle ovvietà, ci chiediamo a chi potrebbe interessare quell’argomento e soprattutto la nostra opinione in merito
STOP.

Quello che mi ha insegnato Enrica Crivello in questo suo post,  è che:
Se stai aspettando perché pensi di non avere niente da dire, sappi che non c’è proprio nessuna ragione per aspettare. La cosa da fare è scrivere e vedere cosa succede.

Senza scoraggiarsi se nessuno commenta. Ci vuole tempo per crearsi dei follower interessati alle nostre faccende. La presenza del Like, e più spesso del Like “di cortesia“, ha aperto la strada ai più pigri e ai più timidi. Quelli che vogliono farti sapere che, nel bene o nel male, ti sono vicini, ma non si espongono commentando.

Ci vuole tempo e costanza. E soprattutto bisogna saper dare. Offrire il proprio punto di vista sincero, svelare qualche backstage e non ergersi a genio infallibile, mi sembrano buoni motivi per invogliare le persone a tornare.
E ai commenti, rispondere con cortesia e sollecitudine perché se ci sono significa che qualcuno ha sentito il desiderio di tenderci la mano. E deve essere nostra cura farlo sentire benvenuto tra le fila dei nostri followers.

Io personalmente sto cercando di dedicarmi con maggior intensità al blog. Il tutto resta per ora nella sfera della pubblicazione settimanale, ma come per tutte le cose, si tratta di trovare un ritmo. E di mantenerlo, poi.

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Offri al cliente un buon motivo per restare http://blog.networkmamas.it/2014/08/offri-al-cliente-un-buon-motivo-per-restare/ http://blog.networkmamas.it/2014/08/offri-al-cliente-un-buon-motivo-per-restare/#comments Fri, 08 Aug 2014 15:52:51 +0000 http://blog.networkmamas.it/?p=271 Aperto per tutti i clienti giusti!

Aperto per tutti i clienti giusti!

Hai fatto il grande passo: ti sei messa in proprio o comunque hai deciso di essere il capo di te stessa. Una grande emozione si somma alla generale incertezza per il futuro ed eccoti qua: da oggi devi contare principalmente sulle tue forze. Che tu sia una ceramista o un’organizzatrice di eventi, una web designer oppure una traduttrice, il principale problema che ti sarai posta è: ce la farò a trovare abbastanza clienti? Perché sì, siam tutti bravi sulla carta ma a conti fatti, un’attività senza clienti è come una pianta senza linfa vitale. Prova a seguire queste indicazioni per espandere il tuo giro di clienti:

Crea una rete e utilizzala

Che sia composta da amici, conoscenti o ex colleghi, “la rete è sicuramente il segreto del tuo successo.” La rete comprende ex datori di lavoro, colleghi, amici e familiari. Racconta a tutti cosa fai: lascia che capiscano in che modo potresti essergli utile o a chi potrebbero consigliare il tuo supporto. Non sempre potrai essere utile alle persone più vicino a te, ma magari loro potranno consigliarti ad altre persone. Fai dei bei biglietti da visita e condividili: lasciali in giro senza remore per agevolare il networking. A Torino è nata Rete al Femminile, fondata da Gioia Gottini. Ha avuto un successo così strepitoso che è stata replicata già in altre città. Controlla se nella tua c’è già, se no diventane la portavoce.

Vai dove vanno i tuoi clienti

Non sparare nel mucchio cercando di suscitare interesse in più persone possibile, ma cerca di capire chi è il tuo cliente ideale. Difficilmente avrai come target=tutti. Definisci, invece, il tuo acquirente ideale e poi scopri cosa fa, cosa mangia, dove va, cosa gli piace. Poi cerca i luoghi in cui potresti incontrarlo, sia online che offline. E proponiti, scrivendo di te in un blog, oppure telefonando direttamente. Il contatto diretto è il modo più rapido e semplice per capire di cosa hanno davvero bisogno le persone che ci circondano. Fatti coraggio e chiedi, sii propositiva e aperta.

Lavora in coworking

Sicuramente non desideri trovare tutti i tuoi clienti con questo metodo (che non ha nulla di strategico e molto di casuale) ma se la tua azienda è agli inizi, ti permetterà di risparmiare sui costi di un ufficio, dirottando quei soldi su pubblicità e analisi di marketing. Potresti passare poi gran parte della giornata gomito a gomito con realtà simili o complementari alla tua, imparando molto e facendo girare velocemente voce che sei molto in gamba a fare questo piuttosto che quell’altro.

Qualità e cortesia

Impegnati a fornire servizi di alta qualità e assistenza tempestiva. Ricompensa, con sconti o servizi extra, i clienti più affezionati che così non potranno che parlare bene di te. Regala per esempio dei coupon che garantiscano uno sconto o una prova gratis a chi presenta un amico. Oppure potresti fare come alcune Mamas di NetworkMamas che hanno messo a disposizione, per un limitato periodo di tempo, delle consulenze gratis. Un modo per rendersi disponibili ed invogliare i clienti alla prova.
Non fare l’errore di certe aziende che, investendo tanto tempo nell’ ottenere nuovi affari, si dimenticano dei propri clienti esistenti. Non dimenticare che è più facile mantenere un cliente che ottenerne uno nuovo.

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Sei online. Fai in modo che si parli (bene) di te http://blog.networkmamas.it/2014/07/sei-online-fai-in-modo-che-si-parli-bene-di-te/ http://blog.networkmamas.it/2014/07/sei-online-fai-in-modo-che-si-parli-bene-di-te/#comments Mon, 21 Jul 2014 09:00:16 +0000 http://blog.networkmamas.it/?p=211 Costruisci la tua presenza online. Fatta bene, però!

Costruisci la tua presenza online. Fatta bene, però!

Se pensi che il tuo lavoro possa essere svolto online e hai quindi preso in considerazione modi 2.0 per proporti tramite canali web, dovresti sapere che non basta stare su Fb a postare gattini e a condividere i risultati di CandyCrush per aumentare i tuoi contatti.

Se hai un sito, spero te lo abbia fatto un professionista (in caso contrario, detto tra noi, cerca tra le Mamas presenti su Networkmamas!) e non il nipote del salumiere. Non solo per il vecchio detto milanese “Ogni ofelè al fa el so meste”, cioè “A ciascun pasticcere il proprio mestiere” ma anche perché si respira un’aria diversa su una pagina professionale, realizzata da chi ne sa.
Lo stesso concetto vale anche nel caso tu abbia la tua pagina di profilo su NetworkMamas. Come avrai notato c’è una certa omogeneità nel sito. Non si può stravolgere perché vogliamo mantenere una struttura comune, ma deve essere personalizzata dalle Mamas. Vediamo con che cosa:

Una bio chiara
Ok, ti piacciono i gattini. Ma non la farei passare come l’informazione fondamentale. Chi sei, cosa fai, cosa offri e come lo offri. Magari in rete e su NetworkMamas, poi troverai pure delle amiche, ma non stiamo a raccontarcela: offri le tue competenze in vista di possibili occasioni lavorative. La tua descrizione deve essere, breve e ricca di informazioni che possano incuriosire ed interessare il cliente.

Una foto in cui ti senti a tuo agio
L’ideale, come foto profilo, sarebbe un bel primo piano. Sorridente, fiducioso, con lo sguardo che punti dritto verso l’interlocutore. Niente aria contemplativa/assorta mentre scruti l’infinito. Sorridi, senza paura ma anche senza occhiali da sole. Si tratta di lavoro… e se non lo è ancora, di sicuro vorresti lo diventasse. Il tuo potenziale cliente è dietro l’angolo. Si tratta di convincerlo che sei veramente la persona giusta per lui.

Una bella foto che ti rappresenti e/o rappresenti il tuo prodotto
Può valere, con buon senso, tutto. Se fai cake design convengo che sia più facile per te trovare una foto accattivante, rispetto a chi si occupa di recupero crediti. Ma ci sono siti che offrono gratuitamente immagini, adatte ai casi più diversi, che possono essere riutilizzate. Sì, perché non è che se ti piace una foto in giro per la rete, puoi automaticamente “prendertela”. È sempre bene utilizzare immagini protette dalla licenza CC Creative Commons, per non incorrere in problemi. Anche legali.
Questi sono solo alcuni dei siti, da cui le puoi scaricare gratis:
Morguefile
Photopin
Unsplash

Un video di presentazione
Lo so che per registrare un proprio video in cui non ci si senta TopoGigio, ci vogliono diversi tentativi. Ma ti prego, falli. Serve a te e soprattutto al tuo potenziale cliente.
Deve essere una cosa breve, di circa un minuto, in cui parli tranquillamente, senza gesticolare troppo, di cosa sai fare e di quanto tu sia in gamba. :)
Non sottovalutare la potenza e l’importanza del video. Ormai marchi, società ed organizzazioni utilizzano un video per presentarsi. Indubbiamente è un metodo ad alto impatto che raggiunge facilmente una vasta fascia di utenza. Più immediato e rapido, viene facilmente ridimensionato sui dispositivi mobili e sugli smartphone. Può essere condiviso facilmente su YouTube, Vimeo, ITunes o i vari Social e mostra la tua personalità con un impatto immediato su cliente o possibile datore di lavoro.

Quindi su con le spalle, un bel respiro, sorridi e Ciack!
Hai bisbigliato, farfugliato e ti sei scordata tutto? Riparti. Il tuo bimbo piange e tu sei tutta tesa? Prendilo in braccio e fatelo insieme il video… sarai più rilassata e naturale.
Prenditi 15 minuti per fare una cosa di cui poi sarai soddisfatta.
L’aggiunta di un elemento “video” all’interno della propria pagina, permette una maggiore interazione con i motori di ricerca e di conseguenza è bene ricordarsi di dargli un nome sensato (non video1, ma nome+cognome+curriculum) e magari includere una “Call to action.

I link esterni sono molto utili, soprattutto se portano a portfolio, interviste o pagine con profili professionali. Ricordiamoci di farli aprire in una nuova finestra del browser, per permettere all’utente, di tornare facilmente sul sito da cui era partito. Nel nostro caso, la pagina di profilo di NetworkMamas. Non dimentichiamo di usare parole chiave furbe e utili anche nella stesura del testo descrittivo.

Un’ultima cosa: la grammatica italiana è nostra amica!

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Cerco lavoro sui social media http://blog.networkmamas.it/2014/03/cerco-lavoro-sui-social-media/ http://blog.networkmamas.it/2014/03/cerco-lavoro-sui-social-media/#comments Wed, 26 Mar 2014 13:43:53 +0000 http://blog.networkmamas.it/?p=140 Emergi e fai dire al tuo futuro capo:"Scelgo lei!"

Emergi e fai dire al tuo futuro capo:”Scelgo lei!”

Cercare lavoro può diventare un’esperienza stressante, soprattutto quando non porta i frutti sperati. Ti costringe a lunghe sessioni in giro su siti che sembrano offrire lavoro o con il naso immerso in giornali dedicati. Il tutto da soli. Situazione talmente controversa che rischia di portarti a fare domanda come dog sitter, mentre eri partita con il voler fare la segretaria di direzione… e con un curriculum di tutto rispetto.
Ma hai dimenticato di avere degli alleati utilissimi: i social media.

Basta con i commenti ai post con i gattini, la condivisione delle mascalzonate del politico di turno e la richiesta ad amici e parenti di giocare online a Candy Crash. Non far dire a tua nonna che sui “social cosi” ci si perde solo tempo.

Fai sapere a tutti che sei alla ricerca di lavoro. Di quel lavoro. Proprio quello lì. Se scrivi: “Aiuto, cerco lavoro… sto mese sono nei guai” tirerai sù un po’ di like, qualche retweet e qualcuno ti risponderà: “Pure io.” Ma non otterrai nulla.

Se scrivi invece: “Vista la mia esperienza come segretaria di direzione, sono alla ricerca di un lavoro che mi permetta di dimostrare quanto sia precisa nella gestione agenda e con forte senso pratico nell’organizzazione di viaggi e meeting. La mia esperienza all’estero presso xxx mi rende sicura nell’uso fluente di inglese e spagnolo, scritti e parlati.”

Non basta che si sappia che cerchi lavoro e che lo sappiano tutti. Contestualizzando la propria esperienza e che cosa si desidera per il futuro, si aiutano anche le persone che ti leggono a capire in che modo possano aiutarti.

Chiarisci bene nella tua testa che tipo di lavoro vuoi fare, e quanto tempo gli puoi/vuoi dedicare: part time? Full time? Telelavoro?
Questa informazione ti permette di scremare molto le eventuali offerte. Inutile candidarsi per un lavoro che non potresti comunque accettare. Perdi tempo e ne fai perdere a chi ti esaminerebbe.

Una volta che hai ben chiare in mente le caratteristiche del lavoro dei tuoi sogni, fai un elenco delle aziende in cui vorresti andare e inizia a seguirle su Twitter o Facebook. Comincia a conoscerle e intervieni con intelligenza se hai qualcosa da dire, dimostrando di conoscere la materia di cui si argomenta. Niente esagerazioni, e tanto meno bugie. La rete non perdona e in pochi click verresti smascherata.

Su LInkedin puoi aumentare la rete di conoscenze relative al tuo settore lavorativo e puoi promuovere collegamenti che ti permettano di raggiungere i leader del settore in cui vorresti lavorare. Strappando loro, magari, un appuntamento per un colloquio informativo.

Se riuscirai ad ottenere il tanto desiderato appuntamento, arriverai (puntuale, ovvio) in un posto che non ti sarà del tutto estraneo e potrai fare domande mirate e magari evitare di arrivare vestita di verde se sui social è risaputo che il responsabile delle risorse umane odia quel colore!

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Semaforo verde per Wister http://blog.networkmamas.it/2014/03/semaforo-verde-per-wister/ http://blog.networkmamas.it/2014/03/semaforo-verde-per-wister/#comments Thu, 20 Mar 2014 07:00:11 +0000 http://blog.networkmamas.it/?p=129 semaforo verde per Wister

Il semaforo verde segnala eventi in cui almeno il 40% dei relatori è donna.

Venerdì 14 marzo ero presente, come co-founder di Networkmamas, al learning meeting organizzato da Wister presso il Campus Luigi Einaudi di Torino. Tema: “Opportunità, trappole e seduzioni della rete“.

Dopo aver letto il mio nome sulla locandina dell’evento (temo sempre di arrivare nel posto e nel momento sbagliato), ho individuato, tra il pubblico, una aspirante mamas conosciuta in videochat e, tra i relatori, Flavia Marzano, che avevo avuto modo di conoscere l’anno scorso durante il Torino Digital Festival.
Mi sono tranquillizzata, per poi sentirmi completamente a mio agio, quando sono finalmente riuscita a scaricare, seppur lentamente, le mie slide di presentazione sul pc collegato al proiettore.

Ho aspettato il mio turno, completamente affascinata dalla figura di Flavia Marzano, esperta di comunità virtuali e gestione di contenuti e docente di Tecnologie per l’amministrazione digitale all’Università La Sapienza di Roma. Oltre a tutte quelle cose lì è anche la Presidente di Stati Generali dell’Innovazione e ideatrice della rete Wister. Ed è pure simpatica.

Wister è l’acronimo creato da Marzano per: Women for Intelligent and Smart TERritories. Si tratta di una rete formata da donne, nata per caso dall’esigenza di Flavia di gestire una mailing list formata dalle sue amiche di sempre. Quelle reali, che vedi, tocchi e con le quali ti confronti. Questa lista è cresciuta con le amiche delle amiche e così via fino ad essere presentata ufficialmente nel maggio 2013 a Forum PA.

Obiettivo della rete Wister è informare, proporre, segnalare notizie ed eventi riferiti alle tematiche di genere, con particolare riguardo alle nuove tecnologie.
Composta da più di 400 donne tra le quali ci sono imprenditrici, programmatrici, sociologhe, insegnanti, avvocate, giornaliste ecc… questa rete diffonde cultura e offre occasioni di formazione gratuita rivolta alle donne incuriosite dalle potenzialità del web, tramite i learning meeting chiamati D2D (da donna a donna).

Tra le battaglie di Wister c’è quella contro il gender digital divide (distanza tra donne e tecnologia) per il quale l’Italia figura al 71 posto, dopo l’Uganda e prima dei paesi arabi. Persiste la mentalità secondo cui è naturale che un uomo “smanetti” con computer e cellulari, mentre una donna sceglie il colore delle cover.  Niente di più falso anche se dai 35 anni in su comincia a sentirsi un certo divario che aumenta in modo esponenziale, raggiungendo il massimo tra i sessantenni.

Wister, sempre in prima linea riguardo la ricerca della parità e l’equilibrio delle quote di genere, ha varato un sistema tramite cui gli utenti possono segnalare conferenze ed eventi catalogandoli secondo i colori di un semaforo:
MOC- Man only Conference (semaforo rosso) è il nome che viene dato a quegli eventi in cui a parlare sono soltanto uomini o dove la presenza femminile è inferiore al 10%

WOC- Women Open Conference (semaforo giallo) è il nome che viene dato a quegli eventi in cui c’è una presenza femminile, seppur non adeguata, inferiore al 20%

EOC- Equal Opportunity Conference (semaforo verde) è il nome che viene dato a quegli eventi in cui la presenza femminile, raggiunge almeno il 40%

Se sei interessata alla rete Wister, puoi associarti scoprendo tante opportunità e conoscendo tante donne in gamba!

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6 cose per cui una mamma lavoratrice dice “Grazie!”* http://blog.networkmamas.it/2014/03/6-motivi-per-i-quali-sono-grate-le-mamme-lavoratrici/ http://blog.networkmamas.it/2014/03/6-motivi-per-i-quali-sono-grate-le-mamme-lavoratrici/#comments Wed, 12 Mar 2014 13:57:27 +0000 http://blog.networkmamas.it/?p=119 Anche le mamme meritano dei ringraziamenti

Anche le mamme meritano dei ringraziamenti

I ringraziamenti delle madri lavoratrici vanno ai propri bambini, agli insegnanti, ai vicini di casa, alla baby-sitter e alle molte altre persone che rendono la nostra vita gestibile. Ma a volte le madri che lavorano dicono grazie semplicemente per essere in grado di lavorare fuori casa, mentre crescono i propri figli.

Questo non vuol dire che le madri che lavorano sono meglio delle mamme che stanno a casa. Ogni genitore ha la prerogativa di scegliere il percorso che è meglio per la sua famiglia, e il diritto di prendere questa decisione senza essere giudicato. Le mamme casalinghe meritano il nostro rispetto e ammirazione per la difficile scelta e per i sacrifici che fanno.

Come per le madri che lavorano, anche noi siamo scese a compromessi accettando meno tempo con la nostra famiglia in cambio di una carriera. Ma concentriamoci sul positivo. Qui ci sono 6 buoni motivi per scrollarsi di dosso il senso di colpa e per essere grata se sei una madre che lavora.

Le madri che lavorano hanno del tempo per sé
Le mamme casalinghe, soprattutto di neonati e bambini piccoli, raramente si godono un momento di pace. Possono anche non essere in grado di andare in bagno da sole.

Le madri lavoratrici hanno il tempo lontano dalla loro famiglia, per pensare in un posto tranquillo, concentrandosi su qualcosa di diverso dal rullo di tamburi implacabile dei bisogni dei bambini. Anche le madri che lavorano in posti di lavoro a contatto con i clienti pensano che le richieste dei propri bambini siano le più implacabili.
Ogni madre che lavora, che si è goduta una tazza di caffè in pace al lavoro sa di cosa sto parlando. Una pausa pranzo trascorsa sbrigando commissioni o tagliandosi i capelli può ancora essere una pausa dalla portata dei bambini.

Le madri che lavorano si godono l’interazione con gli adulti
Noi tutti amiamo i nostri bambini. Ci piace parlare di loro e delle loro manie con altre mamme. Ma è bello avere una pausa dal mondo dei bambini, anche se questo significa parlare di rapporti scaduti, proiezioni di vendita e le prossime presentazioni.
Ancora meglio è la possibilità di chiacchierare con i colleghi di politica, sport, attualità o l’ultimo film campione d’incassi. Formazione, orari scolastici e vasino possono farvi impazzire se non avete altri argomenti di conversazione.

(Questo non vuol dire che le mamme casalinghe non siano in grado di discutere di argomenti di spessore, solo che quando si interagisce con altri adulti in una zona franca senza figli, tutto questo è un risultato naturale)

Il lavoro ti dà una identità al di fuori di “Mamma”
Essere madre è il nostro lavoro più importante. Ma può essere schiacciante, se è la nostra sola occupazione. Madri che lavorano arrivano ad avere un’identità distinta dall’ essere “mamma”.

Dopo tutto, essere genitori è un’attività piena di azioni che devono essere ripetute più volte al giorno. Vesti il bambino, i suoi vestiti sono sporchi, bisogna lavarli. Prepara da mangiare al bambino, lava i piatti e poi lui ha di nuovo fame. Può sembrare un circolo senza fine.

Al lavoro ci possono essere un sacco di compiti ripetitivi. Ma hai anche progetti con un inizio e una fine, qualcosa a cui si può puntare con orgoglio e dire: “L’ho fatto io!” È possibile utilizzare il cervello per le sfide al di là di usarlo per capire il programma della lavatrice.

Nota questi risultati e segnateli in modo da ricordare a te stessa (e al tuo capo) che sul lavoro sei una collaboratore di talento.

Le madri che lavorano guadagnano
Questo non significa essere avidi o animati solo dal pensiero di portare a casa la propria paga mensile. Quel denaro permette l’acquisto di cibo e abiti per voi e per la vostra famiglia, e aiuta a fornire loro sicurezza finanziaria in futuro. Piaccia o no, la nostra società si basa sul denaro e lo vede come prova di realizzazione. Se si effettua la scelta di rinunciare a quella busta paga, si sta mettendo la vostra famiglia di fronte al rischio di instabilità finanziaria in futuro.

Fiduciosi, siamo tutti mettendo un po’ di soldi in un fondo di risparmio-college e un fondo pensione. Serviranno ad aiutare i nostri figli a ricevere l’educazione migliore e a sostenere i genitori anziani.

Per molte madri che lavorano, la busta paga permette di soddisfare alcuni “extra”, tipo una cena fuori, belle vacanze o attività extrascolastiche per i bambini. E anche quelle che vivono il più amorevole e felice dei matrimoni, riconoscono che guadagnare soldi le mette in condizione di parità con i propri mariti e le protegge nel caso in cui il matrimonio finisca.

Le madri lavoratrici danno l’esempio
Come madre di figlie, sono pienamente consapevole che le mie scelte di vita saranno il loro primo modello quando si avventureranno nel mondo. Potranno scegliere in modo diverso, ma il loro punto di confronto saranno le decisioni che ho preso io per la mia carriera e famiglia.
Così, mentre spero che capiscano che la famiglia è la mia priorità assoluta, mi piace anche che mi vedano avere una vita professionale che è gratificante e importante. È salutare per i bambini non essere l’unico centro della vita della loro mamma – questo porterebbe troppa pressione. Hanno bisogno di spazio per fare errori e imparare da loro, senza la mamma sempre nelle vicinanze.

Lo stesso vale per le mamme di ragazzi. Se i ragazzi crescono rispettando le donne come uguali contribuenti nel mondo del lavoro, è grazie al fatto di aver sempre visto la propria mamma ricoprire quel ruolo.

I nostri bambini imparano ad essere indipendenti
Qualcuno di recente mi ha chiesto perché i bambini che vanno all’ asilo nido sono così sicuri e aperti. Anche se non credo che la risposta sia universalmente vera, penso che dipenda proprio dal fatto di essere all’asilo: aiuta i bambini a sviluppare l’indipendenza e la fiducia. Ogni giorno si separano dalle loro mamme e papà, e le cose vanno a posto. È bello vedere i bambini sviluppare relazioni amorose con chi si prende cura di loro, imparando cose diverse da quelle che avrebbero imparato dai propri genitori. L’esposizione a molteplici prospettive – sia gli operatori sanitari e gli altri bambini – rende i bambini più resistenti e in grado di interagire con una serie di persone mentre crescono. Questa è una ricetta per il successo nella vita.

*articolo originale scritto in inglese da  per About.com – Working Moms. Tradotto per gli utenti di Networkmamas da Cristina Interliggi.

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Lezioni di imprenditoria da una cinquenne * http://blog.networkmamas.it/2014/03/lezioni-di-imprenditoria-da-una-cinquenne/ http://blog.networkmamas.it/2014/03/lezioni-di-imprenditoria-da-una-cinquenne/#comments Wed, 05 Mar 2014 10:59:54 +0000 http://blog.networkmamas.it/?p=79 Ogni buona idea può diventare un successo

Ogni buona idea può diventare un successo

Mamma, ho appena avuto l’idea migliore!

Questa era mia figlia di 5 anni mentre correva eccitata da me a condividere la sua idea geniale. Eravamo da quattro ore a immersi a lavorare al nostro stand, durante la più grande fiera nuziale del Nord della California, dove si presentano le più rinomate location di nozze e alla quale partecipiamo come impresa familiare.
Mia figlia aveva già fatto subito amicizia con i venditori che circondano la fiera. Era riuscita anche a farsi una scorta di caramelle che stavano dando ai loro tavoli. Era piuttosto eccitata da quel risultato e stava pensando a come impiegare il resto della giornata.

Finché si avvicinò con la sua brillante idea.

Ha deciso, per festeggiare le spose, che avrebbe realizzato a mano dei fiori da vendere ai visitatori presso il nostro stand. Raccolse in fretta il materiale che le serviva e si infilò sotto il tavolo presso il nostro stand. Quando le spose si avvicinavano non avevano idea che letteralmente 4 pollici davanti ai loro piedi il ronzio di uno spirito imprenditoriale fosse al lavoro.

Con i suoi primi fiori fatti saltò fuori da sotto il tavolo e creò un posto per esporli con un cartello che diceva “fiori in vendita 0.25cents”.
Si alzò con orgoglio dietro le sue creazioni, sorridente e pronta per il suo primo cliente. Non ci volle molto. Vendette i suoi primi 4 fiori in meno di 5 minuti.
Lei mi guardò con un grande sorriso sul suo volto. Il sorriso che qualcuno ha quando è soddisfatto: “Mamma, ho venduto i miei fiori e mi hanno dato soldi veri!

Eccolo. L’ho visto nei suoi occhi. Quel barlume di spirito imprenditoriale.
La sensazione di forza che viene quando ci si accorge di avere la possibilità di creare la propria ricchezza. La sensazione di non dover fare affidamento su qualcun altro per raggiungerla. Non avevo mai provato quella sensazione, prima dei miei 35 anni.

È stato in quel momento che ho sentito dentro di me che come famiglia avevamo fatto la scelta giusta nel fare il grande salto imprenditoriale. Ci sono stati molti alti e bassi lungo il percorso. Tuttavia, se sono riuscita a far capire a mia figlia che ha tutte le potenzialità per crearsi la vita e il lavoro che ama, allora so che ne è valsa la pena.

Mentre guardavo mia figlia di 5 anni, quel giorno ho ripensato ai 5 tratti più importanti che possiamo sperimentare nel nostro viaggio verso una vita da imprenditori di successo.

    1. Coraggio
      La definizione di audace comprende coraggioso, impavido e ardimentoso. Mentre guardavo mia figlia al tavolo, sorridente, in piedi dietro ai suoi fiori, ho visto sul suo viso tutto questo. Sono rimasta senza parole. Quando, mia figlia era improvvisamente sbocciata e si era trasformata in questa bambina coraggiosa e forte? Mi sono venute le lacrime agli occhi.
      Non aveva idea se sarebbe riuscita a vendere anche un solo fiore, ma lei era disposta a provare e a tenere duro. Non ha lasciato che la paura di fallire la trattenesse dal portare avanti la sua idea.
      Per attingere a questa audacia, è fondamentale il modo in cui ci poniamo verso il nostro cammino imprenditoriale. Se non ci proveremo mai, non faremo mail il salto.
      Se rimaniamo  bloccati dietro le nostre paure e le preoccupazioni del “Chissà se…” Non proveremo mai. Essere forti è essenziale se vogliamo affrontare le nostre paure e fare in ogni caso quello che vogliamo.
    2. Ottimismo
      Mia figlia è un ottimista. Lei di solito si aspetta il miglior risultato possibile. In quel giorno allo stand ho visto che non c’era mai un dubbio o una perplessità nella sua mente. Stava facendo quello che voleva fare e sentiva che stava per avere successo.
      Questo ottimismo è ciò che ha permesso di mettere tutta sé stessa in quello che stava facendo e non tirarsi indietro. Le ha permesso di non sentirsi sconfitta quando c’è stato un calo nelle sue vendite. L’ottimismo è la linfa vitale di un imprenditore di successo.
      Quando manteniamo una mentalità positiva e prevediamo successo troveremo l’unità e l’impegno per inseguire i nostri sogni. Perché mettere lo sforzo in qualcosa, se ci aspettiamo esiti negativi?
      L’ottimismo è ciò che ci permette di risalire in sella dal punto di vista imprenditoriale se cadiamo lungo la strada. È il carburante dello spirito imprenditoriale.
    3. Passione
      Mia figlia ha messo il 100% della sua passione nel realizzare quei fiori. Ama disegnare e tagliare così ha unito queste due gioie nella creazione di un prodotto che le spose amano. I fiori.
      Questa passione è ciò che le ha dato l’energia per andare di nuovo sotto il tavolo e lavorare sodo per realizzare altri fiori quando li aveva finiti tutti.
      La passione è un ingrediente essenziale nell’attività che abbiamo scelto di intraprendere. È la forza trainante dietro ciò che ci spinge a saltare fuori dal letto tutti i giorni e fare quello che dobbiamo. Soprattutto ci porta un profondo senso di appagamento e gioia nel lavoro quotidiano.
    4. Generosità
      Mia figlia ha uno spirito generoso. Quel giorno ha fatto i fiori e li ha regalati alle persone che le avevano dato le caramelle. Era il suo modo di restituire la cortesia. Che cosa è successo quando ha fatto questo?
      Ha ricevuto più generosità. I proprietari del tavolo accanto al nostro si avvicinarono e le diedero tutte le caramelle in serbo per la giornata.
      Altri si avvicinarono e le diedero $ 1 per essere aiutati a fare volantinaggio.Gli imprenditori di successo sanno quanto possa essere veritiero il concetto secolare secondo cui si ottiene in cambio ciò che si dà. Il loro obiettivo primario è quello di fornire il miglior servizio possibile per i propri clienti, in cambio di denaro. Come risultato, guadagnano fiducia. I clienti sono naturalmente attirati a voler fare affari con loro. Non abbiate paura di essere generosi nel vostro business e nella vostra vita.
    5. Tenacia
      Quel giorno, mia figlia rannicchiata sotto al tavolo intenta a realizzare i suoi fiori, era determinata a raggiungere l’obiettivo stabilito dalla sua piccola mente di 5 anni. Voleva sviluppare la sua attività di vendita fiori e stava facendo di tutto per farlo!
      Non c’è nulla come la tenacia di una cinquenne, quando mette gli occhi su qualcosa.
      Se le vendite dei suoi fiori andavano a rilento (in una mente di 5 anni, ciò significa 30 secondi intercorsi tra vendite!) lei non si è ritenuta sconfitta. Invece ha chiesto: “Mamma, cosa devo fare perché i miei fiori si vendano meglio?”
      Abbiamo parlato di idee da provare e lei le ha applicate fino a quando ha funzionato qualcosa di nuovo.
      Questa è la chiave per il successo finale di un imprenditore.Spesso è la differenza tra coloro che riescono nel proprio business e quelli che non ce la fanno. Non importa cosa succede, trovano un modo per superare le sfide e per andare avanti. Sono quelli che non si arrendono mai ai propri sogni.Guardare mia figlia quel giorno, mi ha ricordato che tutti noi abbiamo queste qualità intrinseche e capacità dentro di noi.
      A volte perdiamo solo il contatto con loro lungo la strada, mentre cerchiamo di sopravvivere alla giungla fatta di lavoro, famiglia e di tutte le altre responsabilità quotidiane.Se vi trovate a chiedervi se avete la stoffa per essere un imprenditore, prendete un momento per fermarvi e riflettete su queste qualità. Le dimostrate già nella vostra vita? Sarete sorpresi di notare quanto già siano presenti quotidianamente, come nel ruolo di mamma, nel lavoro che fate e nella vostra vita. Vi renderete conto di avere quello che serve per essere un imprenditore di successo, dovete solo iniziare a vederlo e a crederci!

Come vivi queste qualità nella tua vita quotidiana? Mi piacerebbe leggerlo nei commenti qui sotto.

*articolo originale scritto in inglese da Karen Steele per The Passion Shift. Tradotto per gli utenti di Networkmamas da Cristina Interliggi.

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Pronta a prendere la decisione della tua vita? * http://blog.networkmamas.it/2014/02/pronta-a-prendere-la-decisione-della-tua-vita/ http://blog.networkmamas.it/2014/02/pronta-a-prendere-la-decisione-della-tua-vita/#comments Tue, 25 Feb 2014 13:01:28 +0000 http://blog.networkmamas.it/?p=70 Cambio vita

Prendi in mano la tua vita e cambia rotta, se necessario

Mi sono spesso fatta questa domanda: “Qual è il primo passo per iniziare la propria attività?”
Alcune cose vengono subito in mente: sviluppa la tua idea imprenditoriale, scrivi un business plan, decidi il nome della società, trova un mentore, il lavoro, i soldi, e così via. Tutte dettagli importanti per iniziare la propria attività.

Ma poi ho davvero pensato. Quando ho iniziato con la mia prima azienda qual è stata la prima cosa che ho fatto per renderla una realtà? E ho capito che non avevo fatto nessuna delle cose precedenti.
Il primo passo nel mio cammino imprenditoriale era stato, semplicemente, la decisione di farlo. In quel momento non avevo business plan o anche solo un’ idea concreta. Ho deciso che volevo farlo e stavo per fare tutto il necessario per farlo accadere. E l’ho fatto.
Prendere la decisione è il primo passo. Il più importante. È ciò che fornirà l’energia e lo slancio necessari per andare avanti e iniziare a fare cose per trasformare il tuo sogno in una realtà aziendale. Finché non prendi questa decisione, semplicemente rimarrà tutto solo un sogno. Una volta che ci impegniamo e prendiamo una decisione è incredibile quello che può cominciare ad accadere.

Così, come si fa a decidere?
Per me non c’era nessun particolare percorso da seguire per assecondare la mia decisione. Non ho preso nessuno di quei test di personalità per scoprire se ho “quello che serve” per essere un imprenditore di successo. A quel punto, immagino che i risultati sarebbero stati un grande NO.
Per me, la forza trainante dietro la mia decisione è stata così convincente da aver messo in ombra le ragioni che avevo per non farlo. 

Di certo non mi sono basata sull’idea di “momento giusto” per iniziare la mia attività in proprio. Avendo appena avuto un bambino, acquistato una casa e perso la fonte primaria del reddito familiare, non ci sarebbe stata alcuna risposta favorevole. Mi sono resa conto che se avessi aspettato il “momento giusto” per avviare la mia attività starei ancora lavorando per qualcun altro facendo un lavoro che non amo.
Lo paragono in qualche modo a prendere la decisione di avere un bambino. Se avessi aspettato il “momento giusto” dove avrei avuto la “giusta” quantità di denaro e la situazione perfetta, non avrei la mia bellissima figlia. Sono così felice che non ho mai aspettato il “momento giusto” in una di queste decisioni.
Il processo secondo cui ognuno prende la decisione di fare il grande salto imprenditoriale è diverso e molto personale. Non esiste un modo “giusto” per prendere la decisione.

Per me è semplicemente venuto da un sentimento di disperazione e dal desiderio di voler cambiare la situazione della mia famiglia. Quello che davvero mi ha mossa è stato un profondo desiderio di cambiamento e la convinzione che la mia vita avrebbe potuto essere diversa.

Volevo avere il controllo della mia vita familiare, sia finanziariamente che dal punto di vista personale.
Volevo più libertà e flessibilità per decidere in che modo trascorrere il tempo con mia figlia.
Ho capito che volevo questo, tanto che ero disposta a correre dei rischi per cercare di realizzare questo desiderio.

Finora sta andando bene. Non vuol dire che sia stata una passeggiata. Certamente ci sono state sfide lungo la strada. Ma nonostante questo mi sento molto più soddisfatta e felice della mia vita adesso, rispetto a 5 anni fa.
Sto ottenendo le cose che ho sperato. Più libertà, la flessibilità e la sicurezza finanziaria. Fa sentire molto forti e potenti, potersi realizzare guadagnando soldi con la propria attività.
Se hai sempre sognato di iniziare la tua attività ci deve essere un momento in cui decidi di cominciare. Non si tratta di decidere se è il momento giusto o meno. Si tratta di decidere se si è pronti a fare quello che serve per trasformare finalmente il sogno in realtà.

Per contribuire a questa decisione qui ci sono 3 domande da considerare: 

Qual è il tuo grande “Perché?”
Fai chiarezza sul tuo “perché” per iniziare la tua attività. Qual è la forza trainante dietro il tuo profondo desiderio di farlo?
Lo vuoi fare per avere più libertà e flessibilità per trascorrere più tempo con i tuoi bambini? Vuoi fare un lavoro che ti permette di condividere il tuo dono più grande e la tua passione con il mondo?Scoprire il tuo “perché” può mettere le basi per la tua decisione.

Malessere contro rischio?
Quando decidiamo di fare un grande salto nella nostra vita, come può essere iniziare la nostra attività in proprio, è spesso spinto dal sentire la nostra situazione attuale così dolorosa o infelice che siamo disposti a fare di tutto per cambiarlo. Come risultato spesso siamo molto più propensi a guardare in faccia le nostre paure e a prenderci i rischi necessari per realizzare il cambiamento che vogliamo.
Come mamme questo accade spesso quando sperimentiamo la fatica e lo stress di un lavoro rigido e poco flessibile e sentiamo che ci manca troppo la vita con i nostri figli.
Se senti che la tua situazione attuale è fonte di malessere per te, forse vale la pena affrontare dei rischi per cambiare la tua vita.

Qual è il fattore Rimorso?
Come ti sentirai tra 5,10, 20 anni, se non assecondi il tuo sogno di iniziare la tua attività? Se non ti dai la possibilità di realizzare il tuo sogno imprenditoriale, sarà una cosa che ti rimarrà sempre dentro come un dubbio. E non lo fai solo per condividere i tuoi doni più grandi e passioni con il mondo. Lo fai anche per scoprire ciò che sei veramente in grado di fare.
Avrai dei rimpianti? Ti rimarrà il desiderio, per non averci provato?Rischia di creare la vita che vuoi veramente contro la vita che si pensa si “dovrebbe avere”.

Se la risposta è sì, può essere un potente fattore decisivo per fare il salto. Il rimpianto può essere una motivazione importante per fare cambiamenti nella nostra vita.

Fare il salto imprenditoriale non è una decisione facile soprattutto quando si è mamme. Tuttavia quando si comincia a guardare il quadro della nostra vita e a porci insistentemente queste domande, possiamo trovare l’ispirazione per trasformare il nostro sogno imprenditoriale in realtà.

“È nei momenti in cui prendi una decisione, che prende forma il tuo destino.”
Tony Robbins

*articolo originale scritto in inglese da Karen Steele per Workingmother. Tradotto per gli utenti di Networkmamas da Cristina Interliggi.

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Come aumentare la tua produttività al lavoro * http://blog.networkmamas.it/2014/02/come-aumentare-la-tua-produttivita-a-lavoro/ http://blog.networkmamas.it/2014/02/come-aumentare-la-tua-produttivita-a-lavoro/#comments Tue, 18 Feb 2014 14:13:01 +0000 http://blog.networkmamas.it/?p=62 Consigli per aiutarti a sfruttare al meglio il tuo orario lavorativo 9-17

Come essere più produttivi al lavoro

Come essere più produttivi al lavoro

Non ci sono abbastanza ore in un giorno per fare tutto, e ancora meno nella giornata frenetica di una mamma che lavora. Ecco perché devi imparare a massimizzare la produttività nel tuo orario di ufficio 9-17. Ecco cinque modi per aumentare l’efficienza sul posto di lavoro.

Evita cibi spazzatura. Sono le 11:30, e i morsi della fame cominciano a farsi sentire. Ma prima di arrivare nel tuo cassetto e tirare fuori un concentrato di zuccheri e carboidrati è meglio optare per qualcosa di più sano, invece. Quando si sgranocchiano “schifezze”, lo zucchero extra e i grassi possono dare una spinta temporanea, causando problemi più grandi in seguito. Quindi ripiega su di un sano snack – come frutta o noci nel cassetto della scrivania, invece.

Lavora in piedi. Quando si lavora da casa, è possibile lavorare in qualsiasi punto della casa. Se non si dispone di una scrivania in piedi, si può sempre prendere il computer portatile e utilizzare il bancone della cucina come scrivania. Dopotutto, stare seduti tutto il giorno può aumentare il rischio di malattie cardiache e coaguli di sangue. Se non fosse possibile, fare almeno pause frequenti (ogni mezz’ora circa), per stimolare non solo il corpo, ma anche la mente.

Usa un profumo energizzante. Il profumo si collega così strettamente alla memoria che può avere un effetto drammatico sulla nostra produttività. Profumi come vaniglia, menta piperita e rosmarino sono noti per le loro qualità rilassanti, ma apportano anche chiarezza e prontezza alla mente. Si può tenere una candela profumata sulla scrivania, spruzzare un buonissimo deodorante per ambienti. Anche mettere qualche goccia di lozione profumata sulle mani può servire a raggiungere il risultato.

Rimani idratata. Sono le 15:00 e visto che stai per finire un progetto, non ti sei nemmeno avvicinata ancora alla cucina aziendale. Ma al di là di mantenere il corpo idratato, bere molti liquidi mantiene la mente vigile, permettendo al cervello di funzionare meglio. E mentre la caffeina ti permette di andare avanti per ore, può anche disidratare il corpo. La cosa migliore è bere bevande non contenenti caffeina o acqua normale.

Metti della musica. Colleghi chiacchieroni o rumore in ufficio possono essere una grande distrazione, e possono ridurre al minimo la produttività. Ascoltare musica attiva la dopamina, il neurotrasmettitore responsabile delle sensazioni di piacere e felicità. Quindi, collega i tuoi auricolari e metti la tua musica preferita per rendere la giornata lavorativa ancora più produttiva.

 

*articolo originale scritto in inglese da Jennifer Parris per Workingmother. Tradotto per gli utenti di Networkmamas da Cristina Interliggi.

 

 

 

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